Silvia Muleo, nata a Pisa e laureata presso l’Accademia di Belle Arti di Firenze, crea opere che fondono abilmente spazi virtuali e fisici, offrendo uno sguardo avvincente sulla complessità della nostra esistenza contemporanea.
L’integrazione tra il mondo tangibile e il mondo immateriale non solo riflette la natura ibrida della nostra società moderna, ma spinge anche a esplorare le intersezioni che si creano tra i due mondi, mettendo in luce la nostra crescente immersione nel panorama tecnologico e il suo impatto sulla nostra percezione della realtà.
Rappresentazione della complessità contemporanea: le opere di Silvia Muleo affrontano tematiche e sfide specifiche del nostro tempo, come la velocità dei cambiamenti tecnologici, l’isolamento sociale derivante dalla sempre maggiore connessione virtuale e la tensione tra identità individuale e identità collettive.
Coinvolgimento emotivo ed estetico: la pittura è adoperata come mezzo per coinvolgere emotivamente gli spettatori e suscitare una reazione emotiva. Le sue opere combinano elementi visivi suggestivi con un senso di profondità emotiva, invitando gli osservatori a immergersi nelle loro storie e a confrontarsi con le domande e le sfide della vita contemporanea.
Silvia Muleo utilizza immagini riflesse come una potente metafora per esplorare il rapporto tra la realtà e la mediazione dei social media. Nei suoi dipinti, i riflessi possono rappresentare una duplicazione distorta della realtà del mondo virtuale dei social media. La duplicazione altera la percezione della realtà, creando uno specchio deformante che mescola il reale e il virtuale.
«Nel mondo dei social media, la linea tra ciò che è autentico e ciò che è mediato diventa sfocata»
Le persone interagiscono con una realtà filtrata attraverso l’obiettivo dei social media, dove le immagini e le esperienze vengono modificate, manipolate e presentate secondo determinati parametri estetici o narrativi. La mediazione crea una sorta di realtà parallela, dove la verità e l’autenticità sono spesso mescolate con l’immagine ideale o la rappresentazione curata di sé stessi.
I riflessi nei dipinti di Silvia Muleo suggeriscono un senso di confusione tra ciò che è reale e ciò che è virtuale; la nostra esperienza della realtà è sempre più influenzata e modellata dalla nostra presenza online. La distinzione tra ciò che è autentico e ciò che è costruito diventa sempre più difficile da discernere, poiché siamo immersi in un costante flusso di informazioni, immagini e interazioni digitali.
Siamo costantemente connessi attraverso dispositivi digitali come smartphone, computer e dispositivi indossabili, che fungono da intermediari tra noi e il mondo digitale. Strumenti che ci consentono di accedere istantaneamente a una vasta gamma di contenuti e servizi online, rendendo la nostra esperienza del mondo sempre più mediata attraverso il digitale.
Silvia Muleo utilizza la ricerca fotografica come fase preliminare per il suo lavoro artistico: la pratica consiste nel raccogliere e scattare foto ogni giorno, per poi utilizzare questo archivio di dati come base per le sue opere d’arte. La fotografia cattura istantaneamente momenti e dettagli della vita quotidiana, divenendo uno strumento prezioso per documentare il mondo che ci circonda in una prospettiva di trasposizione nell’opera.
Le immagini dei dipinti sono chiaramente basate sulla realtà e possono raffigurare oggetti o persone nel contesto della loro esistenza quotidiana e, non c’è un’esplicita sequenza di eventi o una trama definita che emerga: l’interpretazione delle opere è personale senza essere veicoltata da una narrazione predefinita.
“Whispering in low tones & Let it in”
Nel lavoro artistico, di Silvia Muleo, la transitorietà del nostro senso della realtà viene rappresentata mediante l’uso di sottili strati di pittura ad olio e si percepisce dalla consistenza pittorica visivamente sbiadita. La densità delle opere suggerisce un’atmosfera di incertezza, in cui la stabilità dei soggetti dipinti è compromessa.
Silvia Muleo attualmente risiede e svolge la sua attività artistica a Brooklyn, New York.