Sguardi sulla Complessità: L’Arte Poliedrica di Elisa Zadi tra Realtà Fluttuante e Mondi Possibili

L’artista Elisa Zadi è una figura poliedrica nell’ambito artistico, il cui lavoro abbraccia una vasta gamma di medium e concetti. La sua esplorazione della femminilità, dell’identità e dell’appartenenza attraverso il ritratto figurativo e l’autoritratto rivela un interesse profondo per le dimensioni interiori dell’essere umano. Questo si coniuga con un’indagine più ampia sulla connessione tra l’uomo e la natura e, la sua connessione spirituale che assume significati introspettivi, antropologici e simbolici.

La Serie dell’artista “Mondi Possibili” si distingue per il suo legame con le idee del filosofo e matematico tedesco del XVII secolo, Gottfried Wilhelm Leibniz. Leibniz è noto per le sue fondamentali contribuzioni in diversi campi, tra cui la logica, la metafisica e la filosofia della mente. Una delle sue concezioni più rilevanti è la teoria dei mondi possibili.

A L L I U M, Le tre donne. Olio e pigmento su tessuto, 160x120cm

In questa teoria, Leibniz sostiene che l’universo non è limitato al solo mondo attuale in cui viviamo, ma che esistono una moltitudine di mondi possibili, ciascuno dei quali rappresenta una configurazione alternativa di eventi e situazioni coerenti tra loro. Questi mondi possibili sono considerati idee perfette nella mente divina, riflettendo la massima armonia e perfezione possibili. Così, la serie “Mondi Possibili” dell’artista si inserisce in questo contesto concettuale, esplorando le potenzialità e le variazioni di mondi alternativi attraverso l’arte e riflettendo sulle implicazioni filosofiche e metafisiche di questa visione.

Elisa Zadi esplora la ragione alla base dell’esistenza di ogni mondo possibile, creando una concomitanza di mondi. Le sue opere ci trasportano nel mondo naturale, utilizzando colori comunemente definiti neutri, ma che in realtà riflettono le tonalità caratteristiche del nostro ambiente naturale. Nella scena, sono presenti entità individuali che rispecchiano la quotidianità dei nostri giorni contemporanei, creando un filo conduttore relazionale tra gli elementi rappresentati. Come accade nelle opere di Lucian Freud, l’artista Elisa Zadi, attraverso gli sguardi umani, mette in luce la complessità e la fragilità dell’esperienza della vita.

SATURNIA RITORNA SEMPRE, 2022. Olio e pigmento su tessuto, 120x80cm

Nei dipinti di Elisa, i corpi umani assumono una postura personale, nell’atto intimo di spogliarsi da indumenti che quasi appesantiscono la loro immagine, rilevandone la vulnerabilità e l’autenticità dell’anima. I suoi ritratti hanno la capacità di catturare non solo l’aspetto fisico dei soggetti, ma anche la loro psicologia e la loro interiorità. Lo spettatore è sorpreso dalla profonda introspezione che si cela nelle opere, lo sguardo è rivolto alla totalità dell’opera per poi andare a cogliere i significati di ogni singolo elemento che si nascondono nella composizione. I dipinti ci mostrano la sovrapposizione dei mondi possibili mediante l’uso pittorico delle trasparenze e delle velature di colore, ci interrogano sulla scelta del mondo perfetto donatoci da Dio come esistenza del massimo grado di armonia e perfezione.

PICNIC, 2023. Olio e pigmento su tessuto, 120x200cm

«La mia arte cerca la Verità, la migliore possibile a me concessa. Le verità di fatto sono contingenti, libere e vere solo nel mondo possibile che esiste. Le infinite verità si manifestano, a volte si fanno trovare, altre dobbiamo capirle, giudicare se queste sono vere, autentiche»

La Serie di opere “Tempo Perduto” riflettere l’idea di un’esperienza umana segnata dalla fugacità e dalla precarietà delle relazioni, sia tra individui che con l’ambiente circostante. Le figure dei dipinti tentano una connessione interpersonale con gli altri soggetti dell’opera, cercano di essere parte della natura come desiderio di integrazione e di armonia. La realità descritta è fluttuante, evidenzia un’esperienza esistenziale segnata da una verità “fluida” e “inafferrabile” suggerendo il legame dell’essere umano con la realtà instabile e mutevole.

Attraverso l’uso sapiente delle sovrapposizioni pittoriche, l’artista riesce a catturare la molteplicità delle percezioni che caratterizzano la nostra esperienza del mondo. L’acqua, presente come elemento fondamentale in questa rappresentazione, non è solo un semplice dettaglio, ma un potente simbolo di fluidità. Essa rappresenta la liquidità fisica dell’elemento stesso e la fluidità psicologica delle nostre emozioni e percezioni.

IKARIA, 2021. Olio e pigmento su lino, 145x150cm

L’artista, con l’utilizzo delle trasparenze, dissolvenze e materializzazioni coloristiche, dà vita a un mondo che si muove tra la concretezza e l‘effimero. Le trasparenze suggeriscono la fugacità delle nostre esperienze, mentre le dissolvenze ci ricordano la transitorietà della vita stessa. Le apparizioni e le materializzazioni coloristiche, invece, possono essere interpretate come momenti di chiarezza o di rivelazione in mezzo alla mutevolezza che ci circonda. L’arte di Elisa Zadi ci invita a riflettere sulla natura complessa e mutevole della realtà, mentre ci immergiamo in un viaggio attraverso le molteplici sfaccettature della nostra esistenza.

Elisa Zadi, nata ad Arezzo, ha conseguito il diploma di secondo livello in Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Firenze e il Master in “Architettura e Arti Sacre” presso l’Università Europea di Roma. Dal 2018 collabora con l’Università UEL di Firenze. Attualmente vive e lavora a Firenze.

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