Il Cimitero delle Fontanelle, collocato nel suggestivo quartiere di Rione Sanità a Napoli, costituisce un’archetipica testimonianza delle peculiarità storiche e culturali della città partenopea. Fondato nel XVI secolo, questo camposanto si distingue per la sua natura unica, essendo divenuto luogo di sepoltura principalmente per individui non identificati o appartenenti alle fasce sociali più disagiate.
L’appellativo “Fontanelle” trova origine nella presenza di numerose piccole sorgenti d’acqua disseminate nell’area circostante. Nel corso dei secoli, il cimitero ha assunto una fisionomia peculiare in virtù della pratica del “culto delle anime pezzentelle”.
La pratica, intrisa di un profondo senso di identificazione con gli sconosciuti defunti, vede i visitatori rivolgere preghiere commosse alle anime in pace, chiedendo intercessioni divini e manifestando la speranza di ottenere favori personali e protezione. I devoti napoletani, immergendosi in questo rituale intriso di spiritualità, offrono simboli di rispetto quali candele, fiori e piccoli oggetti, disposti con cura nei pressi delle fosse adottate. È attraverso questa
pratica di devozione che essi credono di instaurare un legame profondo con il divino e di ottenere, in cambio, il sostegno delle anime che risiedono nell’oblio.
Le suppliche e le richieste rivolte a queste anime, ancorate alle sfumature della vita quotidiana, variano da salute a prosperità, da amore a lavoro. Il Cimitero delle Fontanelle si trasforma così in un luogo di incontro tra la sfera terrena e quella ultraterrena, in cui la fede si intreccia con la speranza, plasmando un tessuto unico di spiritualità e tradizione radicato nella profonda cultura religiosa di Napoli.
Il XVII secolo ha visto il Cimitero delle Fontanelle trasformarsi in un luogo di culto caratterizzato da riti e pratiche religiose particolari, suscitando un interesse diffuso tra la popolazione. Tuttavia, nel corso del XX secolo, il sito fu chiuso al pubblico per ragioni igieniche. Solo in epoca più recente, attraverso un attento processo di restauro, il cimitero è stato riaperto al pubblico, riconquistando la sua centralità come luogo di interesse storico e culturale.
La Chiesa di San Bernardino alle Ossa, che si trova nei pressi della celebre Basilica di Santo Stefano Maggiore a Milano, è anch’esso un luogo di culto noto per la sua particolarità dovuta alla presenza di un ossario.
La costruzione della chiesa risale al XV secolo, quando fu eretta in onore di San Bernardino da Siena, un frate francescano noto per il suo impegno nell’opera di carità e il suo messaggio di pace. Tuttavia, ciò che rende unica questa chiesa è il suo annesso ossario, costruito nel XVIII secolo. L’ossario fu concepito per risolvere il problema della sovraffollamento nelle chiese cimiteriali, un fenomeno comune in quel periodo. L’interno della Chiesa di San Bernardino alle
Ossa è decorato con affreschi e stucchi barocchi, ma il principale interesse risiede nella cappella dell’ossario. La cappella è notevole per le pareti e il soffitto completamente rivestiti di ossa umane, disposte in motivi decorativi intricati. Questa pratica, sebbene possa sembrare macabra, era comune nei luoghi di culto europei durante il periodo barocco come una rappresentazione visiva della transitorietà della vita e della mortalità umana.
San Bernardino alle Ossa a Milano e il Cimitero delle Fontanelle a Napoli, benché distinti per ubicazione geografica e prassi, condividono dunque una sorprendente similitudine nell’utilizzo del simbolismo del teschio umano; entrambi i luoghi utilizzano il teschio come veicolo per stimolare la riflessione sulla transitorietà della vita, inserendosi nel contesto artistico e culturale del periodo barocco.
A San Bernardino alle Ossa, il mosaico di ossa umane crea un’atmosfera dove la fragilità umana è manifesta in ogni dettaglio, mentre a Napoli, il Cimitero delle Fontanelle onora le anime pezzentelle attraverso un culto popolare che celebra la vita e la morte con un’estetica barocca radicata nella cultura locale.
Tuttavia, emergono differenze significative:
A Milano, l’attenzione è posta maggiormente sull’aspetto artistico e contemplativo della chiesa, mentre a Napoli il culto delle anime pezzentelle implica un coinvolgimento più diretto e devoto. Inoltre, San Bernardino alle Ossa è una chiesa cristiana dedicata a un santo francescano, inserita in una tradizione religiosa consolidata, mentre il Cimitero delle Fontanelle si basa su una pratica popolare di culto alle anime, che si allontana da una struttura ecclesiastica formale.