Angela Tammaro: Passione partenopea e sensibilizzazione del “diverso”

Nel cuore della vibrante Casalnuovo di Napoli, risiede Angela Tammaro, una pittrice che ha dedicato la sua arte alla difesa e alla sensibilizzazione delle sfaccettature del diverso, in particolare rivolgendo uno sguardo empatico alla figura dell’androgino.

“Mo veco io a te”

La figura dell’androgino occupa, infatti, un ruolo centrale nella poetica artistica di Angela Tammaro, e il suo dipinto emblematico, “Turbe Androgine,” rappresenta un’interpretazione profonda e intima di questa tematica. L’androgino, nella visione artistica di Tammaro, non è solamente un’entità estetica, ma una rappresentazione simbolica della diversità umana e della sua emarginazione sociale.

L’androgino, nella sua essenza, incarna la fusione di elementi maschili e femminili, sfumando i confini tradizionali e sfidando le categorie binarie di genere. Questa figura diviene un simbolo di pluralità e complessità, richiamando l’attenzione sulla ricchezza intrinseca della diversità umana. Per Angela Tammaro, l’androgino non è solo una figura mitologica o concettuale, ma una rappresentazione tangibile di individui che, a causa della loro diversità di genere, possono sentirsi emarginati dalla società.

Nel dipinto “Turbe Androgine,” Tammaro cattura la complessità dell’androgino attraverso l’uso di colori vivaci, linee sinuose e sfondi sfumati. Questa rappresentazione visiva suggerisce una fluidità di identità e un’armonia che sfida i limiti imposti dalle convenzioni sociali. Tuttavia, il titolo stesso, “Turbe Androgine,” suggerisce come questa figura sia soggetta a turbamenti e tensioni, riflettendo la lotta dell’androgino contro l’emarginazione e l’incomprensione.

“Turbe Androgine”

La pittrice, laureata in pittura presso le Belle Arti di Napoli, ha attraversato molte fasi nel corso della sua carriera artistica, sperimentando vari stili prima di abbracciare l’espressionismo. La sua tecnica preferita è l’acrilico, con il quale riesce a trasmettere intensità emotiva e vibrante vitalità.

Angela Tammaro respinge la definizione dell’arte, preferendo lasciare che ogni sua opera parli da sé. La sua creatività è fortemente influenzata dalla musica, e non riesce a dipingere senza l’accompagnamento di melodie ispiratrici. L’arte per lei è un dono puro, una passione che ha coltivato sin dai primi anni di scuola quando ha deciso di intraprendere il percorso del liceo artistico e successivamente dell’accademia.

Il legame tra Angela e la città di Napoli è evidente nelle sue opere, come nel dipinto “Mo veco io a te,” in cui una donna con la maschera di Pulcinella emerge maestosa sullo sfondo del Vesuvio. Quest’opera è un tributo alla sua città natale e alla ricca tradizione culturale che caratterizza Napoli.

“Un’esistenza fatta di persone con troppi dubbi”

Angela Tammaro ha iniziato a esporre a soli 17 anni, presentando un quadro di San Francesco in Piazza San Gaetano a Napoli, un’opportunità offertale dal suo liceo artistico. Da allora, ha partecipato a numerosi workshop in accademia e ha esposto le sue opere in varie mostre, sia in Campania che a Milano.

La pittrice ritiene che Napoli sia ricca di talento artistico, ma spesso oscurata da stereotipi che circondano il Sud Italia. Al contrario, sostiene che Napoli sia una città piena di giovani talentuosi desiderosi di emergere nell’ambito artistico. Guardando al futuro, Angela Tammaro sogna di creare uno studio artistico che funga da luogo di incontro per giovani artisti, incoraggiandoli a esplorare qualsiasi forma d’arte, anche in connubio con la musica.

“Sei chi vuoi essere”

Tra gli artisti emergenti che consiglia di tenere d’occhio, Angela menziona Mario Borrelli, Emanuele Olivieri e Roberta Passaro. Questi talenti emergenti rappresentano la nuova generazione di artisti che contribuiscono alla ricchezza e alla diversità dell’arte contemporanea. 

Con la sua passione per l’arte e la determinazione a sostegno dei giovani talenti, Angela Tammaro si afferma come una figura chiave nel panorama artistico di Casalnuovo di Napoli e oltre.

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